La mattina del quarto giorno ci alziamo un tantino più tristi del solito...è il nostro ultimo giorno di vacanza in questa splendida città che tanto ci è piaciuta!!
Ma non ci facciamo certo demoralizzare...in fondo sono solo due ore di volo, potremo sicuramente tornare ancora!!!
Quindi prepariamo le nostra valigie, buttando dentro le ultime cose e sistemando con cura gli acquisti fatti: una maglietta per marco, alcune per i nostri amici e parenti, una calamita da attaccare al nostro frigo di casa, un paio di cartoline, e una quantità esorbitante di bigliettini da visita, scontrini, depliants delle varie attrazioni viste...insomma dobbiamo trovare un bel po' di posto a tutta queste cose.
Lasciamo i bagagli alla receptions dopo aver saldato il nostro conto e usciamo.
Fuori c'è un sole caldissimo e il cielo è terso e turchese...sembra una giornata d'estate!
Abbondante colazione in un bar lungo la strada, ci sediamo ai tavolini esterni mentre gustiamo le nostre brioches e il nostro the caldo (in questo siamo molto inglesi).
Decidiamo di fare un ultimo giro lungo la Ramblas e di procedere in direzione dei Jardines de la Ciutadella, il tempo è ideale per passeggiare nel parco.
Lungo la Ramblas decidiamo di svoltare in Carre de Ferran, vogliamo raggiungere la Cattedrale de Santa Maria del Mar.
Per chi come me ha letto il romanzo "La cattedrale del mare" di Idelfonso Falcones la riconoscerà subito a prima vista, qui infatti vennero ambientati i fatti e la storia di Arnau, giovane figlio di un fuggiasco che partecipa alla costruzione della cattedrale passando da servo della gleba, a scaricatore di porto, a trasportatore di pietre fino a diventare signore e banchiere, attraverso mille vicissitudini e peripezie.
L'aspetto è tipicamente gotico, la facciata è chiusa tra due colonne ottagonali, al momento della nostra visita avvolte dalle impalcature dei lavori in corso, al centro un grande rosone.
I lavori per la costruzione iniziarono nel 1329, ma cosa interessante è che le spese per la realizzazione e per l'acquisto dei materiali necessari furono sostenuti dai fedeli alla parrocchia, tutta la popolazione del quartiere partecipò, soprattuto i bastoixos, ovvero gli scaricatori di porto, che trasportarono le pietre sulle loro spalle direttamente dalla collina fino al luogo designato alla costruzione della cattedrale (proprio come descritto nel libro).
All'inteno si distinguono tre navate, gli spazi sono molto aperti e i soffitti alti, dalle varie finestre e rosoni entra una luce chiara e colorata, la sensazione è di larghezza, profondità e altezza, nonostante sia una chiesa gotica l'interno è luminoso.
Facciamo un giro parlando sottovoce per rispettare la sacralità del luogo.
Proseguiamo il nostro percorso, il tempo che ci rimane prima della partenza è ormai poco, appena un paio d'ore.
Ci dirigiamo verso i Jardines de la Ciutadella, con l'intenzione di fare una bella passeggiata in quello che viene considerato il polmone verde della città.
In effetti il verde non manca, i viali sono alberati ed è piacevole passeggiare all'ombra, le aiuole sono curate e ricche di fiori colorati, l'erba dei prati perfettamente tagliata a dovere, tutto molto bucolico.
Per chi, diversamente da noi, avesse tempo si possono visitare il Museo di Zoologia e il Parco Zoologico, il Museo di Geologia e la Serra, qui si trova anche la sede attuale del Parlamento di Catalogna.
Ci sediamo su di una panchina all'ombra di un grande albero a riposarci un po', a guardare la gente che passa, ad assaporare questo anticipo di primavera (considerando che al tempo della nostra visita eravamo a fine dicembre), a lasciare che il tempo passi lentamente almeno per una volta in questa breve e concitata vacanza.
Ecco il tempo a nostra disposizione è finito, abbiamo ancora poco più di un oretta, e considerando che vogliamo ritornare a piedi in hotel a prendere le valigie per poi andare alla stazione dei bus è meglio partire...non prima di aver però fato un paio di foto alla Cascada, la fontana del parco, in ricco stile barocco a cui collaborò per la sua realizzazione anche un giovane Gaudì...potevamo lasciare Barcellona senza aver visto per l'ultima volta una sua opera? Certo che no!!
Questo il breve percorso del nostro 4' giorno. Torniamo all'hotel, prendiamo i nostri bagagli, ci dirigiamo a piedi alla stazione dei pulman, un'ora abbondante di viaggio in bus, l'attesa di un'altra ora in aereoporto e saliamo sull'aereo che di riporterà a casa-
Fine di questo bellissimo viaggio che rimarrà nei nostri ricordi con l'allegria di questa città, con i colori e la fantasia del genio di Gaudì, con il vociare chiassoso della Rambla a qualsiasi ora del giorno, con la cordialità dei barcellonesi e la buona cucina assaggiata nei vari locali...questa matta città di mare e cultura che è Barcellona!!!
Voglio concludere questo mio diario di viaggio su Barcellona regalandovi una ricettina..molto spagnola!!!
La ricetta io l'ho trovata sulla guida che ci ha accompagnato in questo viaggio, l'ho provata e sperimentata di persona e devo dire che il risultato è stato buono, anche se la preparazione è un tantino laboriosa e lunga...ne vale comunque la pena per una serata da trascorrere in compagnia di buoni amici!!!
La foto è quella della paella originale che noi abbiamo mangiato a Barcellona al ristorante "Toc de Mar"
Paella mixta (di carne e pesce)
Ingredienti per 4/5 persone
- 600 gr. di riso
- 200 gr. di salsiccia
- 200 gr. di gamberi
- 200 gr. di cozze sgusciate
- 100 gr. di piselli
- 10 gr. di peperoncino
- 1 pollo
- 2 peperoni
- 4 pomodori
- 1 cipolla
- 3 spicchi d'aglio
- olio d'oliva
- sale, pepe
- 1 bicchiere di vino bianco
- 1 litro di brodo vegetale
Tagliate finemente la cipolla e rosolatela nell'olio caldo, aggiungete i pomodori tagliati a pezzetti, i peperoni tagliati a listarelle e i piselli (io ho usato quelli surgelati), spolverizzate con il sale e li peperoncino, lasciando cuocere il tutto per circa 10 minuti mescolando ogni tanto.
Nel frattempo a parte cuocete la salsiccia tagliata a pezzi assiema al pollo anch'esso pulito e diviso in pezzi (io per praticità ho acquistato gia pulite e divise coscie, ali e un petto) con una spiccio d'aglio, olio, sale e peperoncino per circa altri 10 minuti (io ho aggiunto anche 1/2 bicchiere di vino bianco).
In una pentola larga fate aprire le cozze precedentemente pulite e lavate, cuocendole con il bicchiere di vino, un filo d'olio, sale, pepe e una spicchio d'aglio. Una volta aperte sgusciatele quasi tutte, tenendone da parte una ciotola da usare per la guarnizione.
In una capiente padella cuocete i gamberi con un filo d'olio, sale e peperoncino. Se volete a fine cottura potete sgusciarne una buona parte e lasciare interi il resto per guarnizione, oppure se preferite lasciarli tutti interi e spellarli finchè mangerete il riso (io ho preferito sbucciarne una parte)
Nella pentola antiaderente che userete per portare in tavola la paella fate tostare il riso con olio e lo spicchio d'aglio, aggiungete tanto brodo caldo per almeno il doppio del volume del riso e lasciate cuocere per almeno cinque minuti (io personalmente ho aggiunto anche una bustina di zafferano in polvere per conferirgli quel colore giallo brillante e quel gusto un po' speziato..si addice secondo me), mescolando aggiungete poi tutti gli ingredienti precedentemente cotti lasciando proseguire la cottura per almeno 15 minuti, finchè il brodo non si sarà asciugato del tutto (se a differenza il riso non risulta ancora cotto aggiungete altro brodo caldo e lasciate cuocere ancora un po', assaggiando per verificarne la cottura).
Prima di portare in tavola decorate con il pesce tenuto da parte, e striscioline di peperoni.
Magari accompagnate il tutto con un bel bicchiere di sangria!!!
Buon appetito a tutti.....
Un'ultimo consiglio...visitate il blog di Tiziana "4 passi per il mondo" , è una cara amica e anche qui trovere notizie, curiosità e foto strepitose e molto personali sulla città di Barcellona....buon viaggio a tutti.